10, 100, 1000 Al Capone
Non è che quello che ci si augura, ma è quello che ci aspetta. All’azione legale la reazione sarà criminale.
È stata una settimana ricca di lei non sa chi sono io. Binance finisce sotto inchiesta negli USA. Il Komitet per i Problemi Monetari e Economici (ECON) dell’UE cinge d’assedio i self-hosted wallet, e cioè le chiavi private di cui siete gli unici possessori.
Gary Gensler di SEC dice che non servono leggi: quelle che ci sono bastano e avanzano per Bitcoin e crypto. Servirebbero però, se possibile, un paio di miliardi per l’agenzia.
Binance sotto assedio: CFTC denuncia con 76 pagine di accuse (da Criptovaluta.it® Magazine)
CFTC, agenzia governativa che regola i derivati commodities, ha denunciato Binance. Settantasei, sette sei, pagine di accuse.
E che avrebbe fatto di tanto terribile l’exchange di CZ? Avrebbe venduto a clienti americani prodotti finanziari sottoposti a obbligo di registrazione… senza registrazione.
Il fatto, inaudito e gravissimo, appare in tutto il suo potenziale distruttivo leggendo i casi che CFTC porta ad esempio. Ci sarebbero stati fondi di investimento, trading desk strutturati e altra finanza sofisticata che avrebbero addirittura aperto società ad hoc per avere la possibilità di accedere a tali prodotti di Binance.
In altre parole la crema della finanza americana che, volontariamente, si mette in affari con l’exchange. O meglio, che lo usa come controparte.
Dato che il processo sarà con giuria, c’è anche spazio per manovre per rappresentare Binance come luogo di malaffare: si parla di account di Hamas e di altri non precisati criminali. Binance si dice sorpreso, perché pare che stesse collaborando da mesi con l’agenzia.
Washington ha la pistola, Bruxelles scava (Criptovaluta.it)
Tornano le norme anti self-hosted wallet nell’UE. Il Комитет per i Problemi Economici e Monetari (ECON) le ha reintrodotte in una votazione passata con percentuali bulgare.
La questione è stata già riassunta nel Tweet di Matte Galt, che potete leggere anche qui su Substack. In breve: se il pagamento è superiore ai 1.000€ e in Bitcoin o crypto, il negoziante dovrà identificarvi. Se uscite da un exchange verso un wallet vostro, uguale, con la differenza che in quel caso il limite è zero.
Altrettanto in breve: l’UE indica una preferenza per i wallet di cui non siete possessori, come quelli che avete sugli exchange. Favorisce così casi alla FTX o alla The Rock Trading. Chi ci guadagna? Oltre agli exchange con il bollino di stato, anche le autorità, che avranno così trasformato i negozianti in agenti, senza neanche la preoccupazione di versare loro uno stipendio.
Bahamas e Isole Vergini Britanniche: P R O T E G G E T E C I
Ogni intervento repressivo delle autorità viene giustificato con la protezione di pubblico e investitori. E come rispondono investitori e pubblico? Semplice: fuggendo verso lo stablecoin meno regolamentato di tutti.
Il grafico è chiaro: gli utenti sembrerebbero volersi proteggere sì, ma dal governo degli Stati Uniti.
Ottimo risultato per una manovra di accerchiamento al termine della quale saranno CFTC e SEC a accerchiare loro stesse.
Immaginate se vi avessero detto non 20 anni fa, ma 20 giorni fa che miliardi avrebbero preferito servizi delle Isole Vergini Britanniche rispetto alla solidità del sistema legale e bancario USA. Vi saresti messi a ridere, no?
Gary Gensler non vuole più regole. Gli bastano quelle che ha (da Decrypt)
Gary Gensler di SEC è una delle facce pubbliche della caccia alle crypto. Mentre exchange multati per milioni e altri portati in tribunale chiedono disperatamente regole, Gensler risponde che non ce n’è bisogno. Bastano quelle che ci sono. Sono, per inciso, le stesse regole che gli permettono di scegliere vincitori e vinti agitando lo spauracchio di multe milionarie.
Chissà cosa avrebbero pensato di Padri Fondatori degli Stati Uniti. La Dichiarazione di Indipendenza non è altro che un lungo documento contro il capriccio del sovrano.
E che apriva la lunga lista di lamentele così:
Egli ha rifiutato di approvare leggi sanissime e necessarie al pubblico bene.
Cryptorama fan delle leggi minuziose che normano ogni aspetto della vita umana? No. Servono leggi, finché esisterà SEC, per limitarne l’arbitrio.
Il ritorno di Al Capone
Al Capone è il più famoso di un nutrito insieme di criminali creati dall’indefessa azione dello Stato. No, non si sta sostenendo che Alphonse fosse uno stinco di santo, ma che il suo impero abbia prosperato grazie ad un regalo del… regolatore.
Sì, Al Capone avrebbe lavorato nello stesso settore anche senza proibizionismo: entra in una gang già prima dei quattordici anni e dopo qualche anno diventa il prediletto di Donato Torrio, altro personaggio niente male che fu anche la mente del Sindacato Nazionale del Crimine. Un’organizzazione un po’ frutto della fantasia dei giornalisti, un po’ realtà concreta di alleanze trasversali di criminali incalliti in tutti gli Stati Uniti.
Sono come tutti gli altri uomini. Quello che faccio è soddisfare una domanda.
Organizzazione a quanto pare cementata dagli enormi profitti del contrabbando di alcol - e anche dai veri burattinai dell’enorme traffico di spiriti che durò per tutto il proibizionismo. Sì, erano gli stessi che promuovano pubblicamente certe regole.
Al Capone avrebbe lavorato certamente nello stesso comparto, ma difficilmente avrebbe incassato - lo dicono le stime - quasi un paio di miliardi di dollari (al valore attuale) l’anno.
Ammesso e concesso che quattro nerd, anche con tutti i soldi del mondo, non sarebbero in grado neanche di insanguinare il giardino di casa, figurarsi le strade di Chicago, il punto rimane.
Ogniqualvolta si interviene con una proibizione, ogniqualvolta c’è una domanda enorme per determinati beni o servizi, scrivere una formula magica sulla Gazzetta Ufficiale ha un effetto importante, che non tutti sembrano apprezzare.
Non sparisce quel commerci, ma lo si consegna nelle mani dei capaci di e disposti a tutto. Quelli che vorresti avere più lontani possibile dal sistema finanziario, quelli che vorresti meno a contatto con chi dici di voler tutelare.
Ottanta miliardi di dollari sono già fuori dagli USA. Chissà quanti sono nelle disponibilità di personaggi inafferrabili come Justin Sun. Altri miliardi continuano in direzione di istituti bancari ai limiti della fantascienza, che hanno come attrattiva principale l’essere al di fuori del raggio d’azione delle autorità USA.
E in tanti avviano delle economie locali basate su Bitcoin, wallet propri e la voglia di non avere più a che fare con certi ficcanaso di Washington o Bruxelles.
Sono state spacciate come misure anti-riciclaggio, ma le ultime norme approvate - con maggioranza quasi unanime - in Europa saranno invece benzina per le manovre di chi certi traffici li gestisce.
Mentre vi impediranno di pagare un computer in Bitcoin senza identificarvi, renderanno al tempo stesso certi traffici e certi loschi figuri molto più attrattivi.
L’aria che tira negli USA, oltre ad alimentare le fantasie eropolitiche di Elizabeth Warren, sta facendo fuggire tutti a gambe levate. E no, non solo quegli improbabili capitani di ventura che vogliono rovesciare la finanza, ma anche casalinghe, insegnanti e brave persone al di sopra di ogni sospetto che poi puntualmente ritroviamo nella lista di clienti di qualche società con sede a Nassau o alle Seychelles e nel mezzo di una procedura fallimentare.
Per chi sogna di vederli seppelliti sotto la loro stessa montagna di carte e di regole, di leggi, di lacci, lacciuoli e stupidaggini, il regalo più bello. Continuate così: nessuno si sarebbe mai sognato di avere una cassa di risonanza tale per far capire l’importanza di Bitcoin.
Nel mentre, dovremo fare i conti con 10, 100, 1000 Al Capone.