Jerome, tre volte grandissimo
Federal Reserve ha scoperto il segreto a lungo cercato dagli alchimisti. E non è una buona notizia.
L’inflazione è sotto controllo. Le banche sono in ordine. Abbiamo imparato la lezione. Gli ultimi mesi sono stati una rassegna di fesserie che passeranno alla storia. E per qualcuno è colpa di Bitcoin.
Mentre viene dato alle rotative cibernetiche l’ultimo numero di Cryptorama, in Svizzera quelli di UBS e quelli di Credit Suisse escono da una nottata di trattative all’ultimo centesimo. E che c’entra con l’alchimia, con Bitcoin e con la storia del denaro? C’entra, centra.
- Credit Suisse passerà di mano (dal Financial Times)
Titoli di coda sulle difficoltà di Credit Suisse. Fine dell’indipendenza di uno dei gruppi bancari più importanti del mondo, che dovrebbe passare nelle mani di UBS.
La calunnia è un venticello, un’auretta assai gentile che insensibile, sottile, leggermente, dolcemente incomincia a sussurrar.
Cantava così Don Bartolo ne Il barbiere di Siviglia, non sapendo quanto più terribile della calunnia sia il panico tra le banche. Per spingere alla cessione di Credit Suisse si è mosso addirittura il governo svizzero, parrebbe su spinta di altri governi preoccupati per eventuali ricadute sul mondo bancario globale. Rimane da chiedersi chi ci metterà i soldi: UBS chiede 8 miliardi di dollari di garanzie pubbliche. E quando si conoscono i segreti dell’alchimia, cosa volete che siano.
Un eurodeputato dice che Bitcoin è come la droga (da Criptovaluta.it)
È vero che tra i bitcoiner più sfegatati la lucidità non sia sempre di casa, ma da qui a paragonare Bitcoin alla droga ce ne passa. Sprezzante del pericolo e del ridicolo, l’Eurodeputato belga Johan Van Overtveldt, ex Ministro delle Finanze in Belgio, ha scritto su Twitter:
Se i governi proibiscono le droghe, dovrebbero proibire anche le criptovalute.
L’ha scritto davvero - e non si è ben capito se per chiedere di legalizzare l’eroina o di proibire Bitcoin. Potete chiedere delucidazioni al suo ufficio stampa - scrivendogli qui.
Gary Gensler rifiuta l’ennesimo ETF Bitcoin Spot (da Criptovaluta.it)
Gary Gensler ha un’ampia scelta di colline sulle quali morire. Il sospetto fondato è che sceglierà quella del rifiuto categorico di accettare ETF Bitcoin Spot. Per i meno avvezzi al linguaggio finanziario, si tratta di fondi a gestione passiva che mettono in portafoglio Bitcoin veri e vendono quote di quel portafoglio in borsa, anche ai piccoli investitori. Prodotti finanziari semplici, che sono già disponibili in ogni continente e in decine di paesi.
Non negli Stati Uniti però, a meno di non voler passare sul cadavere di Gary. Il capo di SEC non ne vuole sapere - e continuerà a non volerne sapere finché non ci sarà, dice, un mercato che raccolga il grosso delle negoziazioni di Bitcoin e che sia a portata di mano per le autorità USA. E cioè mai.
Banche USA? Va tutto bene (da APNEWS)
Se l’esperienza ci ha insegnato qualcosa, è che quando ti ripetono che “va tutto bene” più volte al giorno, forse è il caso di iniziare a preoccuparsi. Joe Biden, Janet Yellen e tanti altri pezzi da novanta della politica USA hanno ripetuto ove e quando possibile che il sistema bancario americano è solido. Quanto avvenuto a Silicon Valley Bank è poco più di un incidente di percorso, che non mette a repentaglio nulla.
Verrebbe quasi da credergli, se non fosse che si vocifera di un consorzio di banche piccole e medie che chiedono a gran voce copertura totale dei depositi per i prossimi due anni. Strategia politica per continuare i bagordi per qualche mese? Vile trucchetto per fare una vita spericolata? Probabilmente lo scopriremo nel prossimo numero di Cryptorama.
Jerome Trismegisto
Dovrà essere tre volte grandissimo Jerome Powell, che martedì e mercoledì guiderà la riunione del FOMC che stabilirà i prossimi tassi di interesse di riferimento. Sarà difficile anzi difficilissimo: pressioni politiche, necessità di salvare la faccia, le apparenza e tante piccole e medie banche appese ad un filo. Tutto passa dalla decisione del FOMC sui tassi di interesse. E come per il crimine organizzato, tutto ciò che conterà sarà mandare il messaggio corretto.
Ai soldi infiniti è legato anche un altro tre volte grandissimo: Ermete Trismegisto Figura mitica, autore di un Corpus altrettanto mitico e vecchio pallino di alchimisti, massoni di periferia e appassionati di occulto.
Tra vecchie formule sacerdotali egizie, animazioni di statue e altre amenità, pare che nel Corpus ci fosse anche qualche trucchetto per fare oro a volontà, anche questo vecchio pallino degli alchimisti. (Pare anche che una certa tradizione cristiana abbia dimenticato di copiare le parti sull’oro, ma è una storia lunga e non è questo il posto per discuterne).
Robe da medioevo, perché noi non ne abbiamo bisogno. Federal Reserve e il FOMC, mercoledì 22 marzo, avranno deciso ancora una volta a tavolino quanti soldi dovranno girare sulle piazze americane e a che costo. E tutto senza nessuna formula sepolta dai secoli e senza essere tre volte grandissimi come il Trismegisto. E se non dovesse bastare, si potranno inondare quelli giusti di denaro, fino a quando il peggio non sarà passato.
Ma torniamo al vecchio pallino degli alchimisti, che pur impegnandosi in nobili attività, alla fin fine era sulla trasformazione del piombo (e di altri metalli poco nobili) in oro che si consumavano le cervella.
Una cosa che dovrebbe farci riflettere su quanto poco ne sapessero i non troppo antichi di moneta e di mercati. A cosa serve l’oro se possiamo produrlo all’infinito? A cosa serve una misura della scarsità che non è scarsa?
Qualche vecchio saggio alchimista ci avrebbe risposto che sarebbe bastato tenere ben nascosto il segreto e usare il trucchetto con parsimonia. E spendere quell’oro poco a poco senza che nessuno fiutasse l’imbroglio dell’oro infinito o quasi.
La verità e la storia, che sono sempre più sagge dei saggi, ci ricordano però che il potere di stampare moneta o oro è un po’ come l’Anello: corrompe sempre, corrompe tutti, e forse sarebbe il caso di buttarlo nel Monte Fato, prima che qualcuno faccia danni sul serio.
Per fortuna per sapere se Jerome Powell sarà Bilbo Baggins o Sauron dovremo aspettare assai poco. O magari scopriremo che è davvero tre volte grandissimo. E scopriremo anche se rendere il denaro non scarso, al contrario di Bitcoin che lo è da protocollo, sia stata o meno una buona idea.