Sono arrivati i crypto bro - e non faranno prigionieri
Banche centrali e private, intermediari, gestori di fondi e gli Elkann. Non si salverà nessuno - e forse è meglio così
ROSETO DEGLI ABRUZZI (TE) - Tutti a preoccuparsi delle banche centrali, ma alla fine sono stati i crypto bro a rubare loro il cibo dalla tavola.
È stata una settimana da urlo, dalle strane convergenze tra Europa e USA (in chiave anti stablecoin), all’assalto al covo degli Elkann e qualche storia che va avanti da tempo ma che solo oggi puoi ammirare in tutta la sua incredibile potenza.
USA 🤝 Europa 🖕 Stablecoin
Il settore bancario moderno ha un funzionamento semplicissimo.
Le banche ricevono depositi dalla clientela e poi utilizzano quei depositi per prestare soldi ad altri.
È l’ingranaggio centrale delle nostre vite. Le banche si assumono rischi enormi (puoi sempre non restituirgli i soldi, no?) e per questo gravoso compito la legge gli riconosce un monopolio sui depositi, che poi sono soldi a bassissimo costo.
Non ci credi? Quanto ti paga la banca per i soldi che parcheggi sul conto? Esatto. Zero.
La banca avrà dei costi per gestire il tuo conto, ma siamo comunque molto al di sotto di quanto gli costerebbe finanziarsi sul mercato.

Il sistema non è naturale: è stato concepito così, funziona da tempo così - e non c’è alcuna intenzione di cambiarlo.
Certamente, prudenza vorrà che i governi di antica data non siano cambiati per ragioni futili e peregrine; e in conseguenza l’esperienza di sempre ha dimostrato che gli uomini sono disposti a sopportare gli effetti d’un malgoverno finché siano sopportabili, piuttosto che farsi giustizia abolendo le forme cui sono abituati.
Scrivevano i Padri Fondatori degli Stati Uniti. Non si riferivano al sistema bancario, ma è la stessa identica cosa.
Fino a qualche tempo fa difendere il sistema non era difficile: ottenere una licenza bancaria è tuttora quasi impossibile e dato che:
- Non si può vivere senza bonifici 
- Pagare digitalmente è molto comodo 
- Tenere migliaia di euro in casa è molto stupido 
Tanti hanno continuato a rivolgersi al monopolista di suddetti servizi, ovvero le banche. Anche se non fruttava niente. Io deposito, tu mi dai i servizi e stiamo bene così.
Ad un certo punto di questa noiosissima storia sono però arrivate le stablecoin, criptovalute di valore ancorato al dollaro (o molto raramente all’euro).
Si sono letteralmente comprate l’appoggio del Presidente degli Stati Uniti e ora hanno la possibilità di trasformarsi in una minaccia per questa particolare versione di ordine costituito.
Le stablecoin sono diventate molto popolari e c’è tutta l’impressione che lo diventino sempre di più (vedi sopra acquisto benevolenza Casa Bianca). Ed è un problema.
I soldi che scambiate per stablecoin infatti non finiscono in banca. Ovvero non vengono depositati. Le società emittenti di stablecoin (Tether, Circle, Paxos, Ripple) ci comprano dei titoli sicuri e a breve scadenza, perché dovranno pur guadagnare. Il sistema è semplice:
- Ricevi dollari da Paperino 
- Versa stablecoin di egual valore a Paperino 
- Investi i dollari di Paperino in qualcosa di sicuro 
- Incassa i rendimenti 
Le banche mancano dall’equazione (al massimo possono vendere i titoli ai gestori di stablecoin) e, cosa assai più grave, sono fuori dal giro dei depositi.
OK, e a noi cosa ce ne frega?
Ce ne dovrebbe fregare. La storia ci racconta che un cattivo ordine è spesso comunque migliore di nessun ordine. E comunque anche se siamo di tendenze più anarchiche, ci sono le reazioni delle banche centrali (e di altre autorità) al possibile sfascio del sistema di cui preoccuparsi
La notizia di questa settimana è che ESBR (un board europeo per l’analisi del rischio sistemico) e OCC (l’ente USA che regola le banche) hanno reagito. Lo hanno fatto pubblicando paper e parlando pubblicamente (non sono il tipo di gente che fa a cazzotti).
- ESBR: rischi sistemici 
Il paper pubblicato da ESBR [qui il testo] è di quelli che restituisce un po’ di fiducia nelle istituzioni e nelle élite. Si può non essere d’accordo (io non lo sono) ma non si può non riconoscere la puntualità di certi rilievi.
Tra questi il cosiddetto narrow banking.
Ti ricordi del meccanismo delle banche di cui sopra? Ricevono depositi, prestano soldi.
Le narrow bank invece prendono depositi, li parcheggiano al massimo in qualche titolo a brevissima scadenza (e di emissione statale), incassano poco non prestano soldi in giro.
Le stablecoin sono esattamente narrow bank, per quanto sui generis, ed è un problema G I G A N T E S C O.
Perché? Perché il meccanismo “ricevi e presta” non solo è l’ingranaggio fondamentale dell’economia, ma anche perché attraverso questo meccanismo le banche centrali - modificando quel numero magico che è il tasso di interesse di base - possono espandere o contrarre la base monetaria, o più in generale trasmettere la politica monetaria - come dicono quelli bravi.
- OCC: difenderemo le banche 
Il governo Trump è di gran lunga il più a favore dei crypto bro di sempre. Ha ricevuto centinaia di milioni di dollari in campagna elettorale, ne ha fatti forse di più con i suoi progetti crypto - e sta cercando di mantenere le promesse fatte (in cambio di denaro? Pazienza).
Non tutte però le cariche più rilevanti sono d’accordo. O meglio, qualcuno dovrebbe preoccuparsi di non sfasciare il sistema di cui sopra (è importante, ricordi?). Quel qualcuno si chiama Jonathan V. Gould. È stato nominato da Trump ma - di nuovo - non può sfasciare tutto. D’altronde è a capo di OCC - l’ufficio del Comptroller of the Currency - l’ente che governa il settore bancario USA.
Alla preoccupazione delle banche USA per l’ascesa delle stablecoin, ha risposto.
L’interruzione dei depositi bancari non avverrà sul breve termine. Se dovesse accadere saremo pronti a intervenire.
I cinici commentatori dei social, quelli che è tutto un magna magna, ci vedono un ennesimo regalo alle banche. Hanno ragione, ma solo in parte, è un problema di tenuta del sistema e NON si potrà risolvere. Unico modo di mantenerlo in piedi è il fallimento dell’ascesa delle stablecoin.
Come andremo a finire? Lo scopriremo solo vivendo.
Le stablecoin sono piene di vantaggi per gli utenti finali (alcune pagano anche interessi! Ma è proibito in Europa - e lo sarà negli USA). Il successo o l’insuccesso dell’operazione sarà una funzione dell’inverso della pigrizia del pubblico e della forza con la quale reagiranno eventualmente banche centrali e enti come OCC.
Aiuto, vogliono comprarsi gli Agnelli
In Italia potrebbe cadere un meteorite senza che ne scriva nessuno. Quando però vogliono comprarsi i giocattoli degli Elkann/Agnelli, apriti cielo.
Twitter/X si è riempito di dotte elucubrazioni dei soliti - preoccupati dal tentativo di scalata di Tether (ricchissima società crypto) ai danni della Juventus.
[Sul tema ho scritto già qui ma] può essere aggiunto qualcosa.
Paolo Ardoino, CEO di Tether, dice di non avere piani per comprare (tutta, dato che ha già l’11,5%) la Juventus. E che comunque per comprare serve qualcuno che venda (e gli Elkann non vogliono vendere).
Suona un po’ come quel sono sposata che ci sentiamo rispondere quando importuniamo qualcuna con le nostre avanches. Una risposta che genera - inevitabilmente - mille domande.
Se non fosse stata sposata, mi avrebbe respinto comunque? Ci si può lavorare? Quanto è solido quel matrimonio? Avrei dovuto farmi gli affari miei? E se mi prendessi a schiaffi con il marito, così da ristabilire l’ordine naturale?
Purtroppo anche per il caso Tether-Juventus non avremo risposte. Andremo a dormire con la testa piena di dubbi.
Il lucrativo business del niente
Il mondo è pieno di gestioni attive. Sono forme di investimento dove il gestore ti dice:
Dammi i tuoi soldi, li investirò a grandi linee così, tanto mi farò aiutare da quelli bravi.
Sembra un gran piano. Hai gente che si occuperà dei tuoi soldi, che ha studiato per farlo e che indossa pure le cravatte di Zegna.
I numeri però sono implacabili. A quanto pare i fondi a gestione attiva battono molto raramente le controparti “passive”, ovvero i benchmark ovvero l’andamento “medio” del mercato, ovvero..
Cosa c’entra con le crypto? Relativamente poco, se non fosse che è un monito a non prendere troppo seriamente quelli con le cravatte di Zegna di cui sopra.
Altro fatto simpatico, almeno per me che tra Davide e Golia trovo sempre più divertente la vittoria del primo: c’è gente che studia, si organizza, inizia a investire e poi mostra agli altri quello che ha fatto - dando anche la possibilità di farsi copiare.
I più malfidati tra di voi mi diranno: se non mi devo fidare di un fondo, perché mai dovrei fidarmi di un tizio su internet? Vero.
È anche vero però che tali piattaforme e tali investitori sono:
- Massimamente trasparenti 
- Massimamente disponibili a spiegare quello che stanno facendo 
- Con uno storico chiaro 
- Con un portafoglio che puoi controllare in qualunque momento 
Qui il mio amico (nonché mio direttore a Criptovaluta.it®) Alessio Ippolito ha il suo profilo di Popular Investor su eToro. È lì, c’è gente che lo copia, gente che commenta chiedendo delucidazioni (e ricevendole - a quanto pare è più disponibile degli incravattati da Zegna di cui sopra), che lo osserva e che si gode qualche ragionamento.
Costo dell’operazione? Zero.
Sarà un futuro che piace poco a banche e promotori - che poi in Italia sono il grosso delle volte la stessa cosa. Pazienza. Quattro squinternati partiti dal garage di casa ci hanno regalato l’informatica accessibile per tutti. Chissà se gli informali che studiano faranno lo stesso con il mondo degli investimenti.




Carissimo amico nonché ormai -11enne storico collega - come ti ho già scritto in via privata, ti ringrazio innanzitutto per questo pezzo che ha toccato molti dei miei interruttori di sensibilità sin dal primo rigo, ed ovviamente grazie per la citazione 🙏♥️ lo dico anche qui: forse non saremo mai in grado di indossare delle Zegna, ma possiamo assicurare da perfetti tizi dell ' internet, di saperci mettere la faccia, assicurando a chi ci segue abnegazione, continua ricerca e sopratutto sincerità: magari sapendo indossare meglio una semplice Adidas, paradossalmente in modo più degno rispetto ai pocanzi citati.
Internet dovrebbe avere più contenuti così è meno robe IA, o laccate di terga ai terzi " perché così vuole il padrone ". Forse sarebbe un internet un pelo migliore.
La tua capacità tenere incollati alla lettura è un qualcosa di inarrivabile. Ottimo pezzo, come sempre. Grazie Gianluca 🙏